lunedì, 3 Maggio 2010


Assurdo come ancora una volta non si renda il giusto peso alle cose.

Una squadra di pallavolo vince per la seconda volta consecutiva la finale di Champions League maschile e nessuno ne parla? Possibile, se la squadra è italiana…

Trento ce la fa, ma nessuno lo sa.
Batte la Dinamo Mosca in una finale tutt’altro che combattuta, 25-12, 25-20, 25-21 i parziali, ma non basta per far parlare di sè.
E forse alla fine è bene così, forse è giusto che a guardare qualche altro sport siano solo quelli che veramente possono dirsi sportivi, solo quelli che poi ne possono parlare con cognizione di causa, che possono esultare perché veramente amano ciò che guardano o praticano, che possono davvero dire di avere passione per qualcosa…

Sembrerà il solito attacco di chi è frustrato, e forse alla fine è proprio così, ma credo che anche la realtà sia proprio questa, niente di più e niente di meno.

Per cui grazie Trento, anche se non ti ho potuto vedere non avendo Sky e non potendo vederti in altro modo.
Grazie lo stesso, darà per un altra volta, sperando che quella volta sia possibile fare diversamente…

Nadal è tornato a altissimi livelli.

Monaco non è stata una parentesi felice e, dopo un anno di scarsi successi è tornato a vincere sulla terra rossa per due volte consecutive.
E lo ha fatto come sempre, fisico, grinta e grande tecnica. Certo non sarà come re Roger, ma la palla la sa colpire eccome.

E alla fine fa piacere anche a chi, come me, per Federer stravede. In attesa della definitiva crescita diMurray, che reputo un gran giocatore, almeno tecnicamente, della consacrazione di Djokovic, che non reputo invece assolutamente come Murray, ecco che torna il Maiorchino.
E ce n’era davvero bisogno.

Alla fine uno come lui è uno che infiamma gli animi, piace alla gente per carisma e grinta e riassume alcune caratterictiche che uno sportivo deve assolutamente avere. Una su tutte non molla mai, ma proprio mai.
E poi basta con i discorsi che non ha classe e tecnica, se si guardano i risultati, con la vittoria di Roma arriva a 14 tornei master series vinti in 5 anni. Un certo Agassi ha fatto o stesso in 14. E non era proprio un brocco…

Certo, ieri a Roma non brillava nel rovescio, probabilmente è stato un po’ favorito dalle pause arrivate nei momenti migliori di Ferrer, ma credo che avrebbe vinto lo stesso.

Quindi, in fondo, sono contento, spero solo che le ginocchia tengano, gli addominali tornino quelli di un tempo e che la prossima volta, in finale, ci sia lo Svizzero n.1, magari la partita sarà una di quelle da tre ore o più, e non sarebbe poi così male…